scrivo un libro e vediamo che succede

Ieri parlavo con un’amica della situazione del nostro paese, lei è completamente disgustata dalla politica e oramai non ha più fiducia in nessuno.

“Mi è rimasto solo Dio, per fortuna credo e confido solo in Lui, che il mondo vada dove vuole, io prego e mi preparo alla vita eterna”. Così ha concluso la nostra discussione.

Tornando a casa, riflettevo sulle sue parole, per lei non era una resa, ma una conquista, eppure qualcosa non mi tornava della sua conclusione.

E’ vero che il mondo non può essere perfetto, forse è meglio concentrarsi su qualcosa di più spirituale, più elevato, è meglio uscire da questo pantano di interessi materiali e isolarsi in una serena ricerca della vita eterna.

Eppure, pensavo, qualcosa non mi torna, non mi torna…

… Il traffico mi inghiotte, sono in coda insieme a tanti altri esseri inscatolati nelle loro automobili.

Guardo il tubo di scarico della macchina davanti, nuvolette di fumo bianco si avvitano nell’aria fredda, mi guardo in giro e penso ai miliardi di tubi di scarico che in questo istante sfumacchiano gas velenosi nell’aria delle città del mondo, penso ai miliardi di litri di petrolio che si stanno bruciando in questo momento inutilmente per stare fermi in coda. Perché tutto questo!

Penso al business del petrolio, quanti interessi, quanti disastri ambientali, quanti morti, tutto per fare arricchire pochi. I paesi ricchi di petrolio spesso hanno le popolazioni più povere, solo i governanti e i petrolieri sono ricchi. Che schifo, mi faccio schifo anche io, sto contribuendo anche io a questo schifo!

Ci sembra di essere evoluti, di avere potere e potenzialità su queste automobili in coda, guardo il vicino nel suo SUV, è al telefono e urla qualcosa a qualcun altro, che, ad un altro cellulare, forse in un’altra macchina, forse qualche centinaio di metri più in là, lo sta facendo arrabbiare, e penso alle famiglie di una volta che a quest’ora erano attorno al focolare a parlare della giornata, di cosa avrebbero fatto domani, mentre noi siamo qui, soli, ognuno nella nostra bella automobilina, in coda.

Comincia a piovere, l’acqua scorre sui parabrezza, spazzata di qua e di là dai tergicristalli, e scende giù sull’asfalto sporcandosi di gomma, olio e benzina. Dove va quest’acqua: al mare. Il mare raccoglie giorno dopo giorno tutto questo sudiciume inquinante e mi viene da pensare alle navi affondate piene di rifiuti, quante saranno? Quante schifezze saranno state affogate nel mare? Perché tutto questo!

Sempre per fare arricchire qualcuno, facendoci credere che è per il nostro bene, per farci vivere meglio. Non vivo meglio io, qui nella mia automobile, asciutto e caldo? Meglio di chi? Vivranno meglio i miei figli, domani, quando noi avremo consumato tutto?

La coda si muove, dall’automobile alla mia sinistra, un bambino, sul suo seggiolino, mi guarda e mi sorride, gli faccio ciao con la mano, l’auto parte e non ci vediamo più.

Il sorriso del bambino mi apre il cuore.

Ci sono. Ecco cosa non mi torna! E se fosse proprio il Male a costringerci a credere che noi Buoni ci dobbiamo preoccupare della nostra vita eterna, disinteressandoci delle cose del mondo? Se fosse proprio il Male a convincerci di questo, per avere campo libero nel mondo? Sarebbe la resa del Bene. No, non possiamo lasciare i nostri figli in balia del Male, perché li abbiamo messi al mondo, per fagli perdere il sorriso?

In un istante ho capito: bisogna cominciare ad agire, il paradiso può attendere!

Ma cosa fare? Scrivo un libro e vediamo che succede.

scrivo un libro e vediamo che succedeultima modifica: 2011-04-15T20:21:57+02:00da domenico_barone6