La transizione ecologica passa anche per le comunità energetiche a: Siamo energia!

Nella storica Rocca Benedettina di Sant’Apollinare a Spina di Marsciano (PG), venerdì 9 settembre 2022, si è tenuto l’interessante convegno nazionale “Siamo Energia! La transizione ecologica tra bioeconomia circolare, energia di comunità e patrimonio culturale”, organizzato da Gecko Fest 2022 con il patrocinio della Regione Umbria.

Siamo Energia!” è stato l’evento d’apertura di Gecko Fest 2022, “Festival dedicato ai Cambiamenti del nostro tempo, alla Tenacia dell’Uomo, alla sua capacità di Adattarsi per creare Futuro”, che si è svolto a Spina di Marsciano dal 9 all’11 settembre.

Quello che si è svolto nella sala convegni della Rocca di Sant’Apollinare, primo edificio storico certificato Green Building Council Italia per prestazioni energetiche e ambientali, più che un convegno è stata una intensa giornata di studi, sapientemente organizzata da Andrea Soldani di Gecko Fest, coordinata con competenza da Marco Merola, autore del webdoc adaptation.it, e aperta da Fausto Elisei, prorettore Università degli Studi di Perugia, e da Antonio Bartolini, vicepresidente Fondazione per l’Istruzione Agraria Perugia, proprietaria della Rocca, alla quale hanno partecipato esperti del settore in grado di affrontare la tematica della transizione ecologica sotto tutti gli aspetti (scientifico, pratico, burocratico, legale, culturale, architettonico, paesaggistico, politico).

Comunità energetiche rinnovabili

L’argomento centrale, che ha indirizzato i ragionamenti degli otto panel del convegno, iniziato con il Keynote speech su Bioeconomia circolare e biodiversità di Danilo Porro, coordinatore NBFC – National Biodiversity Future Centre, che ha ricordato come il 50% del PIL mondiale sia collegato alla biodiversità, è stato: le Comunità Energetiche Rinnovabili.

Biomasse

La presenza tra i relatori di Franco Cotana, professore di Fisica Tecnica e Energetica e membro del Centro nazionale di Ricerca sulle Biomasse dell’Università degli Studi di Perugia, ha permesso di fare un interessante focus sull’importanza dell’utilizzo delle biomasse, soprattutto nelle aree interne del nostro Paese, dove la presenza di biomasse boschive e agricole è abbondante e in grado di ridare vita alle società locali, perché, come sottolineato da Antonio Brunori, segretario generale PERFC- Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), la sostenibilità non è solo ambientale ed economica, ma soprattutto sociale. Tema ripreso nel pomeriggio da Andrea Bernardoni, presidente Legacoop Sociali Umbria, che ha rimarcato la centralità delle cooperative di comunità e delle imprese sociali, nella ricucitura del tessuto sociale delle aree interne italiane, e dagli interventi di Fabio Bianconi, responsabile del Laboratorio Internazionale di Ricerca sul Paesaggio e professore di Disegno dell’Architettura dell’Università di Perugia, che ha evidenziato l’importanza sociale, oltre che paesaggistica, di “riportare un bosco dove già c’era” e della sua gestione sostenibile come promozione delle comunità locale, dal sindaco di Panicale (PG) Giulio Cherubini, che ha illustrato il progetto “Wood 4 Green Umbria”, nato per riqualificare il sito dell’ex centrale a carbone di Pietrafitta e che si è esteso a ben 32 comuni umbri e da Walter Righini, presidente Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili, che ha dimostrato che si possono risparmiare ben 10 miliardi di metri cubi di metano l’anno, solo utilizzando le biomasse provenienti dall’accrescimento boschivo, dagli scarti agricoli e dagli avanzi alimentari.

Gianni Silvestrini, direttore scientifico Kyoto Club, QualEnergia, KeyEnergy, responsabile Master Ridef del Politecnico di Milano, presidente Exalto, è intervenuto da remoto sulla tassonomia verde europea, che certamente orienta, ma che a suo parere non cambia molto, “perché gli investimenti vanno sulle rinnovabili” soprattutto eolico e solare, sia centralizzato che distribuito, dove le Comunità energetiche saranno determinanti.

Idroelettrico

Nella mattinata altro intervento molto interessante è stato quello di Alberto Geri, presidente di RSE spa – Ricerca sul Sistema Energetico (gruppo GSE), che, affrontando il tema cruciale dello stoccaggio dell’energia, essenziale per il bilanciamento della produzione da solare ed eolico, ha indicato l’idroelettrico come la soluzione più indicata per l’Italia, che può aiutare a risolvere anche il problema, venuto prepotentemente alla ribalta questa estate, della siccità, sottolineando come in Italia siamo in grado di costruire bacini idroelettrici con grande competenza in meno di cinque anni.

Risparmio energetico e patrimonio culturale

L’importanza del risparmio energetico è stato affrontato nel panel Efficienza energetica e patrimonio culturale con gli interventi di Paolo Belardi, professore di Composizione architettonica e urbana dell’Università di Perugia, che ha esortato ad inserire la componente umanistica e artistica nella riprogettazione delle città, coniugando efficientamento e abbellimento, progettando in modo semplice, recuperando e aggiungendo verde, di Stefano Nodessi Proietti, direttore della Direzione regionale Governo del territorio, Ambiente, Protezione civile della Regione Umbria, che ha illustrato le direttive regionali in ambito di progetti relativi alla produzione di energia rinnovabile e di Domenico Palladino, ricercatore del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’ENEA, che ha evidenziato come finora gli interventi di efficientamento hanno portato nel complesso ad una riduzione del 5% dei consumi energetici del settore civile e come quindi ci sia ancora molto da fare in questo ambito. Nel pomeriggio, relativamente a questo aspetto, Marco Mari, presidente Green Building Council Italia, riallacciandosi anche all’intervento del prof. Belardi, ha affermato che l’Italia è leader nei restauri green anche degli edifici storici (compresi gli edifici di culto), e che un restauro green deve tenere conto non solo dell’efficienza energetica, ma di tutti gli aspetti che interagiscono con gli ecosistemi, come l’acqua e l’aria.

Politiche europee e declinazione nazionale

Delle iniziative europee per la mitigazione dei costi per la transizione energetica e dei provvedimenti per fronteggiare i costi dell’aumento del prezzo dell’energia, ha parlato, a conclusione della sessione mattutina, Camilla Laureti, europarlamentare umbra facente parte delle Commissioni Agri e Budgets. In precedenza, per le iniziative messe in campo dal governo italiano e per illustrare i meccanismi di finanziamento pubblico, era intervenuta Maria Elena Camarda, coordinatrice Nucleo valutazione e verifica Investimenti Pubblici della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il pomeriggio si è aperto con il contributo di Giuseppe De Rita, presidente del CENSIS, che ha messo in risalto il fatto che sia mancata una elaborazione culturale intermedia, tra politiche nazionali e progettualità locale, che inquadrasse i bandi per i Borghi in una politica complessiva per l’Appennino, a suo dire colonna vertebrale del sistema Italia, che, unita all’incapacità dei Borghi italiani di fare squadra, rischia il fallimento degli obiettivi dei bandi stessi.

Progetti concreti di comunità energetiche

I panel del pomeriggio sono stati più orientati ad aspetti concreti per la realizzazione delle Comunità energetiche, oltre al citato progetto “Wood 4 Green Umbria”, è stata portata l’esperienza concreta della Comunità energetica del Monte Peglia promossa dalla Cooperativa di Comunità Monte Peglia, nell’orvietano, illustrata dal suo presidente Adriano Rossi e le iniziative promosse dall’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, illustrate da Mauro Guerra, responsabile Comunità energetiche dell’associazione.

Microgenerazione da biomassa – la tecnologia ECO20X

Nell’ambito più prettamente imprenditoriale sono intervenuti Lorenzo Mariani, segretario regionale di Confcooperative e amministratore di Power Energia soc. coop., che ha rimarcato come l’essere cooperativa rende gli utenti non clienti, ma soci, con enormi vantaggi, soprattutto in questi tempi difficili, e Domenico Cirillo, senior engineer direttore tecnico Dipartimento Energia della azienda lucana CMD spa, che ha illustrato la tecnologia ECO20X, “un sistema di microgenerazione interamente ideato e progettato da CMD, con cui è possibile produrre energia elettrica e termica con l’utilizzo di scarti legnosi e agricoli”, tecnologia anticipata nella mattinata da Salvatore Antonio De Biaso, vicepresidente di Confindustria Basilicata, che ha parlato di come la crisi energetica stia mettendo a dura prova le pmi italiane, che hanno bisogno di una burocrazia più veloce nelle risposte.

Messa a terra

La giornata si è conclusa con il panel Messa a terra: implementazioni e attuazioni dove è intervenuto da remoto Andrea Galliani, vice direttore della Direzione Mercati all’Ingrosso e Sostenibilità Ambientale di  ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che ha chiarito gli aspetti tecnici relativi alle Comunità energetiche, e, in presenza, Marco Marchetti, avvocato, che ha parlato della metodologia multidisciplinare adottata dal suo studio nell’affrontare le problematiche della messa a terra di un impianto di produzione di energia rinnovabile, che ribaltando l’approccio tradizionale di intervenire solo dopo che i conflitti si sono creati, anticipa alla fase di progettazione, la prevenzione di tutte le possibili opposizioni e contestazioni all’impianto.

Rocca di Sant’Apollinare – Spina di Marsciano (PG)

La transizione ecologica passa anche per le comunità energetiche a: Siamo energia!ultima modifica: 2022-10-29T19:20:44+02:00da domenico_barone6
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