La Fisica ti salva la vita!

…e quando non basta la fisica, c’è la chimica.

Tanto tempo fa, quando ero un giovane – che bello!!! Hai (Ahi! Sigh! Ugh!) voglia a dire adesso che con l’età sono più interessante, ma quanto mi sentivo meglio allora! – insegnante al professionale di Assisi, un alunno mi chiese, in una di quelle mattine scure di nuvole piovose autunnali di una volta, quando ancora c’era un accenno di mezza stagione: perché dovesse studiare la fisica.
“Proffe, ma perché devo studià sta fisica che non ce capisco gniente?”
Ed io che stavo ancora riordinando le idee dopo il suono della campanella, e, nonostante gli occhiali, per via degli occhi ancora impiastricciati di sonno arretrato da figli piccoli, alla luce dei neon del laboratorio di misure – ci si vedeva meglio al cimitero – non riuscivo a mettere a fuoco i nomi degli alunni per fare l’appello, risposi come un automa con una frase che evidentemente si era aggregata spontaneamente forse ai tempi dell’università, ma che era rimasta fino ad allora sul fondo melmoso del mio cervello e che in quel momento, approfittando del mio stato di semincoscienza, come un rigurgito di metano in una palude, aveva trovato il pretesto di emergere:
“Perché la fisica ti salva la vita.”
Da allora la mia vita d’insegnante cambiò, quella frase apparentemente esagerata divenne la mia filosofia didattica.
Ogni concetto teorico presentato doveva essere rigorosamente passato al vaglio di quel postulato fondante.
Col passare del tempo e con il crescere dei miei figli, pensai bene che quel principio dovesse essere applicato anche in ambito domestico, tanto da arrivare a pensare di istituire un corso di “Fisica Domestica” in una ipotetica ed auspicabile Università del Vivere Quotidiano, accanto a materie dimenticate come “Economia Domestica”, “Allevamento della Prole”, “Taglio e Cucito”, “Igiene e salute”, ecc.
Così ogni qualvolta ci si presentavano (o ci si presentano ancora oggi) problemi pratici ad un primo esame difficili da risolvere, la soluzione era (ed è tuttora) “la fisica ci salverà”.
Esempio
Il concetto di coppia e di lubrificazione (slogan: uniti per vincere!)
Possono leggere anche i minorenni, si tratta di concetti di Fisica e non di consigli per migliorare il benessere psicofisico della vita coniugale.
Spesso ci capita di non riuscire a svitare un vecchio bullone.
Allora analizziamo il problema dal punto di vista scientifico e poniamoci la domanda: perché se un giorno è stato avvitato, oggi questo stro…bip di bullone non si svita più?
Risposta scientifica: è aumentata la coppia resistente allo svitamento a causa dell’ossidazione del metallo che ha accresciuto l’attrito.
Faccia dell’uomo della strada con espressione a M. C. , e cioè?
Cioè ci vuole più forza per svitarlo.
Ma va! E se non ce la facciamo?
Ecco che la fisica ti viene in soccorso:
1. riduciamo l’attrito lubrificando il bullone, attendendo con pazienza che faccia effetto, perché non è una schioppettata.
2. aumentiamo la nostra coppia svitante, cioè la nostra capacità di svitare, allungando il braccio, non l’arto, ma la distanza del punto di applicazione della forza dall’asse di rotazione, cioè dal bullone, con un tubo di ferro appropriato, che bisogna sempre avere tra gli attrezzi, ve lo consiglio, applicato alla chiave inglese. In questo modo il bullone si sviterà docilmente come ammaliato da un incantesimo.
Visto? Così possiamo spiegare che, quando parliamo di movimento rotatorio intorno ad un asse fisso, quel che conta non è la forza bruta, ma il Momento (notare la M maiuscola, perché è un concetto di fisica, non un: momentooooo!), cioè il prodotto (non approfondiamo di più) della forza per la lunghezza del braccio di cui sopra.
Questo concetto è applicabile chiaramente a tutti i bulloni (anche ai grandi “bulli”, ma in questo caso il tubo di ferro deve essere usato come clava), perciò care colleghe (-eghe, cioè donne) non avete più scuse quando dovete cambiare la famosa gomma bucata, a meno che non sia il solito pretesto per accalappiare il fesso di turno.
Ma il lettore attento sicuramente mi chiederà, ma che c’entra la coppia?
La Coppia (sempre con la C maiuscola) c’è, perché esiste il principio di azione e reazione… va bene, ho capito, ve lo spiego meglio un’altra volta, però fidatevi, in questi casi le forze che si sviluppano sono sempre due, da qui Coppia di forze.
Ma, sempre questo rompi del lettore attento, mi chiederà il motivo del sottotitolo: quando non basta la fisica, c’è la chimica.
Questa integrazione o post-illa al post-ulato fondante è stata aggiunta a post-eriori, forse è meglio successivamente, quando…
Questa volta era uno di quei pomeriggi assolati, ma ancora freschi di una delle ultime primavere dell’Era in cui c’erano ancora accenni di mezze stagioni, io già ero transitato per mobilità (si dice così, non chiedetemi perché) all’INPS e, come accadeva allora, per via delle piogge che si accanivano a cadere sempre nei week-end, cioè quando un comune impiegato ha il tempo di tagliare l’erba, questa era già alta mezzo metro.
Allora, come facevo sempre in quelle occasioni, avevo preso il tagliaerba a trattorino e mi accingevo a tagliarla, senonché, come fanno sempre i trattorini quando servono, la batteria non dava segni di vita, nonostante fosse quasi nuova (be’ diciamo poco vecchia).
I morsetti erano completamente ossidati ed era impossibile svitarli, perché ormai fusi insieme ai poli della batteria.
I figli erano disperati perché per la prima volta la fisica non riusciva a salvarci.
Il mio cervello, mia moglie mi diceva che mi aveva sposato per questo e non ho mai capito, in fondo, se era un complimento, ebbe un momento di corto circuito, per un attimo tutto sembrava confutato, perduto, ma poi, dalle solite profondità melmose, ma evidentemente sedimentose, si ebbe un secondo rigurgito metanifero: ma c’è la chimica!!!
L’ossido di rame, come tutti gli ossidi non conduce corrente elettrica, ma i sali si! Bastò lavare i morsetti con un detersivo a base di ammoniaca e il gioco fu fatto, evidentemente la batteria non era irrimediabilmente morta, il collegamento elettrico si ripristinò, il trattorino si accese e l’erba fu rasata.
I figli, accettata la postilla al postulato, si rasserenarono.
Studiate gente!

La Fisica ti salva la vita!ultima modifica: 2020-05-10T15:59:43+02:00da domenico_barone6