La mia idea di scuola

La mia idea di scuola.

Sono stato alunno, insegnante, vice preside e genitore di alunni, si può dire che la scuola italiana l’ho vissuta da quasi tutte le angolazioni.

Cercherò di sintetizzare al massimo la mia idea di percorso scolastico, che ho pensato per la scuola secondaria superiore, ma che secondo me può partire già dagli 8-9 anni, cioè dall’attuale parte finale della scuola elementare.

Si dice sempre che l’alunno deve essere il soggetto del suo percorso educativo e sappiamo che ogni alunno è un mondo a sé.

Di fatto poi ogni alunno viene diluito in un contesto classe, indissolubile e tutti gli alunni sono costretti a seguire un unico percorso educativo prestabilito. Tutto ruota intorno alla classe.

La rivoluzione copernicana è far ruotare tutto intorno all’alunno.

Quindi la mia idea di scuola parte dall’abbandono del concetto di classe e l’inserimento del concetto di percorso educativo flessibile.

Non più insegnanti di varie materie legati ad una classe, ma docenti che insegnano le varie materie a vari livelli e con diversi approcci didattici.

L’alunno deve raggiungere delle competenze minime nelle varie materie e può arrivare all’obiettivo in tempi diversificati e adeguati alle sue capacità e inclinazioni, eventualmente ripetendo più volte, non gli anni, ma i vari livelli di ciascuna materia, possibilmente con insegnanti e metodologie didattiche diverse.

Faccio un esempio.

L’alunno A ha una forte propensione alle materie scientifiche, ma mostra scarso interesse per le materie umanistiche, l’alunno B ha uno spiccato interesse per la storia e la filosofia, ma ha difficoltà nelle materie scientifiche.

Oggi i due alunni sono inseriti nella classe X e sono costretti a seguire lo stesso percorso educativo, gli insegnanti della classe X, seppur bravi e preparati, hanno difficoltà a valorizzare la propensione di A e il forte interesse di B, visto che devono seguire oltre ad A e B anche almeno un’altra 25-ina di alunni ciascuno con le proprie caratteristiche; il risultato normalmente è che A non riuscirà a mettere a frutto le sue potenzialità scientifiche e B dovrà sacrificare il suo interesse per la storia e la filosofia nell’interesse della classe.

Con il percorso educativo flessibile A e B cominceranno a frequentare i livelli base delle materie previste nel percorso formativo della scuola scelta; A supererà agevolmente il livello base di matematica e fisica e B supererà facilmente il livello base di storia e filosofia, ma avrà difficoltà a superare al primo tentativo il livello base di fisica; A nello stadio successivo del suo percorso sarà inserito ai livelli superiori delle materie, mentre B lo sarà per tutte tranne che per fisica, che seguirà nuovamente al livello base.

Nel proseguire il percorso educativo si avrà ad un certo punto A frequentante il livello 5 di matematica, insieme ad altri colleghi portati per la matematica, e il livello 4 delle altre materie, tranne che per storia e filosofia, per le quali frequenta il livello 3; mentre B frequentante il livello 5 di storia e filosofia e il livello 4 per le altre materie, tranne per matematica e fisica, per le quali frequenta rispettivamente il livello 3 e il livello 2.

Man mano che si va su con il livello, ciascun corso sarà frequentato da uno o più alunni di caratteristiche sempre più omogenee, il lavoro dell’insegnante in questo modo può concentrarsi sempre più sullo svolgimento del programma che sulle problematiche dei singoli alunni.

Per ciascuna materia sono previsti livelli base, livelli avanzati e livelli specialistici, le lezioni corrispondenti a ciascun livello potranno essere bimestrali o trimestrali con esame finale di ammissione al livello superiore.

Gli alunni che raggiungono il livello massimo base di una materia possono decidere di non frequentarne i livelli avanzati e scegliere di frequentare altre materie alternative previste nel piano formativo della scuola; gli alunni che raggiungono il livello massimo specialistico in una materia e che ancora non hanno terminato il percorso di studio della scuola, potranno accedere a corsi di scuole superiori, universitari o stage aziendali relativi a quella materia.

In parallelo al percorso teorico, dove previsto, deve essere sviluppato un percorso tecnico-pratico e l’esperienza aziendale. Gli alunni sono seguiti da tutor e ci sono momenti programmati di analisi dei risultati conseguiti e di consulenza psico-attitudinale con esperti per focalizzare al meglio le scelte del percorso da seguire.

Al termine del iter scolastico non ci saranno più gli esami di maturità, agli alunni verrà rilasciata la certificazione del percorso seguito con i livelli raggiunti per ciascuna materia, laboratorio, esperienza aziendale frequentata.

L’impostazione potrebbe somigliare a quella anglosassone, ma la coniugazione deve essere in chiave latina, ampia cultura di base con possibilità di mettere a frutto le potenzialità specifiche del singolo alunno.

La mia idea di scuolaultima modifica: 2015-10-16T16:02:12+02:00da domenico_barone6
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